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(video gol) Roma - Juventus 1-4. Devastante Iaquinta, Mellberg e Nedved completano il trionfo bianconero. Roma ko.


(il vantaggio bianconero, con Iaquinta, su rifornimento di Giovinco)


(Loria pareggia momentaneamente i conti per i giallorossi, con una stoccata di prima intenzione al volo su angolo)


(Ancora Iaquinta, di testa, batte Doni e porta nuovamente in vantaggio la Juventus)



(Il tris bianconero è firmato da Melleberg che, con uno stacco imperioso, trafigge ancora una volta il portiere brasiliano della Roma)


(Il quarto sigillo bianconero, che chiude i giochi, è di Pavel Nedved con la solita conclusione al volo dal limite, che inganna Doni in tuffo)

Roma (4-2-3-1): Doni; Panucci, Loria (18'st Montella), Mexes, Riise; Felipe, Brighi; Tonetto, Baptista, Menez (36'st D'Alessandro); Vucinic. A disposizione: Artur, Brosco, Malomo, Crescenzi, Stojan. All. Spalletti.
Juventus (4-4-2): Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Poulsen, Tiago (24'st Nedved), Giovinco (27'st Marchionni); Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Castiglia, Trezeguet. All. Ranieri.
Arbitro: Rocchi di Firenze (Ayroldi, Romagnoli).
Marcatori: 34' Iaquinta (J), 2'st Loria (R), 10'st Iaquinta (J), 22'st Mellberg (J), 29'st Nedved (J).

Iaquinta superstar nel match dell'Olimpico. Una doppietta e tante belle giocate per l'"allievo che supera il maestro". Infatti, davanti al suo ex allenatore Spalletti, l'ex giocatore dell'Udinese contribuisce, con una prestazione da incorniciare, alla vittoria della Juventus contro i giallorossi, decimati da infortuni e squalifiche, impossibilitati quasi a vincere contro la corazzata bianconera. E' stata una Roma orgogliosa, che ha retto fino all'uno a uno, realizzato con Loria nei primi minuti della ripresa, e che aveva riequilibrato le sorti della contesa, dopo il vantaggio iniziale dell'ariete bianconero, ma che poi è caduta sotto i colpi di Iaquinta, ancora in gol, Mellberg, di testa, e Nedved, con una staffilata dal limite che ha beffato un Doni apparso incerto in più di una circostanza. Il più pericoloso della Roma nella ripresa? Il gioiello della primavera D'Alessandro, lanciato in campo da Spalletti a dieci minuti dalla fine. L'esterno offensivo, dotato di un dribbling fulminante e grande tecnica di base, scalda i guantoni a Buffon e fa intravedere grandi numeri già mostrati ampiamente nel gruppo di Alberto De Rossi. Per la Roma, ora occorre recuperare i vari pezzi persi per strada, rimboccarsi le maniche e ripartire, sempre alla ricerca del quarto posto. La Juventus, invece, brinda ad una vittoria esaltante e lancia segnali minacciosi all'Inter, a poche settimane dalla supersfida scudetto.
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(highlights) Catania - Lazio 1-0. Paolucci fa secco i biancocelesti. Pandev si fa parare un rigore da un super Bizzarri.


(La rete della vittoria etnea, firmata da Paolucci, e la grande occasione per la Lazio fallita da Pandev)

Minuto 24, del primo tempo. Delizioso passaggio filtrante di Mascara per Ledesma che prova il diagonale. La conclusione diventa un assist per Paolucci che fa secco Muslera e, con quel guizzo, regala la vittoria al Catania nel primo dei due anticipi in programma oggi. Lazio sconfitta, al Massimino, con rammarico.

Dopo aver sfiorato il pareggio nel finale di prima frazione, con Lichtsteiner (bravo Bizzarri nella deviazione in angolo) la squadra biancoceleste ha una grande occasione al 60'. L'arbitro assegna un rigore agli ospiti per fallo di Silvestre su Pandev: sul dischietto va lo stesso macedone che si fa neutralizzare il tiro da Bizzarri. E angora Lazio negli ultimi minuti. Rocchi ci prova, ma ancora Bizzarri, super, salva la porta e il prezioso risultato. Zenga sorride e sente odore di salvezza, per i laziali una sconfitta, la seconda consecutiva, che fa veramente male.

Catania (4-3-3): Bizzarri; Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano; P.Ledesma (92' Silvestri), Biagianti, Tedesco; Mascara (88' Llama), Martinez, Paolucci (73' Izco). A disposizione: Kosicky, Sciacca, Spinesi, Carboni. All.: Zenga.
Lazio (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu; Foggia, C.Ledesma, Brocchi (83' Meghni), Manfredini (55' Mauri); Rocchi, Pandev (69' Zarate). A disposizione: Carrizo, Inzaghi, Rozehnal, De Silvestri. All.: Rossi.
Arbitro: Brighi di Cesena
Marcatori: 24' Paolucci (C)
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(video) Roma - Juventus. Da Turone in poi una rivalità che non finirà mai.


(Ecco il gol di Turone, annullato dall'arbitro Bergamo. 10 maggio 1981)


(1/11/2008. highlights di Juventus-Roma 2-0)

Infortuni e squalifiche condizieranno sicuramente le scelte dei tecnici Ranieri e Spalletti, in vista del super match di questa sera. Ma Roma-Juventus (stasera, ore 20 e 30, all'andata, il 1/11/2008 finì due a zero per i bianconeri) non perderà neanche un pizzico di quel fascino ed attrattiva che da sempre appassiona e divide le due tifoserie, acerrime rivali e nemiche da sempre. O più precisamente da quel 10 maggio 1981, quando al Comunale di Torino, le due società, regine in quegli anni del calcio italiano, s'incontrarono per contendersi il titolo.

A pochi minuti dalla fine, con i giallorossi in avanti, Conti serve in area Pruzzo che, di sponda, serve l'accorrente Turone (libero con licenza di offendere) che batte il grande Zoff. La gioia del giocatore, i festeggiamenti, poi l'assistente Sancini e l'arbitro Bergamo che strozzano in gola le grida festanti di giocatori e panchina. E' fuorigioco, contestatissimo. E' soprattutto l'inizio di un antagonismo che riecheggia per i vicoli e le strade romane, alla voce "furto", alimentando tensioni e scontri nel corso degli anni. Una contrapposizione alimentata poi dal tecnico boemo Zeman che, alla guida della Roma, svelò le magagne bianconere nel 1998, quando alzò il velo che rivelò al mondo lo scandalo farmaceutico dello staff juventino. Un "odio" che proseguì, rinvigorito dal "tutti zitti, 4 pappine e a casa" di Francesco Totti, nel 2003-2004, con in panchina "Don" Fabio Capello. La Roma dominò la Juventus (Dacourt, Totti e doppietta di Cassano) con un poker fantastico e il mister, ora selezionatore della nazionale inglese, dichiarò che non avrebbe mai allenato la Vecchia Signora (tradendo poi il popolo giallorosso, fomentato da quelle dichiarazioni, con la fuga a Torino, convinto dall'argent della società bianconera). Nel 2005, invece, la" regola del quattro" colpì la formazione giallorossa che fu annichilita da Nedved, nel primo tempo, e poi da Ibra e doppio Trezeguet nei secondi quarantacinque minuti. Arriviamo così, pian piano, al 2007, quando sono ancora quattro le reti a farla da padrone nelle sfide tra le due gloriose società, ma questa volta Iaquinta sigla il definitivo due a due, vanificando la grande doppietta del capitano giallorosso, Francesco Totti, che aveva permesso ai lupacchiotti di recuperare e di ribaltare l'assolo inziale di Trezeguet. Stasera, con Spalletti sarà un'altro capitolo di quest'avvincente sfida tra due tradizioni totalmente diverse, tra due stili diversi, tra due culture diverse. Contro il tridente di una Juventus che lotta per il titolo e che non può permettersi passi falsi, ci sarà una Lupa incerottata. Mancheranno tanti personaggi importanti (Totti, De Rossi, Juan, Camoranesi, Amauri, Sissoko...), soprattutto in casa giallorossa (squadra assolutamente decimata da infortuni e squalifiche, tanto da dover ricorrere a molti primavera, come Malomo, Brosco, Crescenzi, Stojan e D'Alessandro) ma, come ha detto Luciano Spalletti, che si aspetta una squadra con la grinta e la determinazione mostrata in Champions, "50000 ragioni per fare bene". E vendicare la sconfitta dell'andata (punizione di Del Piero e tocco di Marchionni che anticipa Doni in uscita). Roma-Juventus...manca poco...allo spettacolo.
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Morte Sandri. Parla il fratello: "il dolore dell'agente non è come il nostro".

(Un saluto a Gabriele Sandri, ucciso l'11novembre 2007)
un saluto a Gabriele SandriStamattina, ad Arezzo, in Corte d'Assise, si è svolta la seconda udienza nel processo per la morte del tifoso biancoceleste Gabriele Sandri. Il ragazzo (che svolgeva anche la professione di dj nei locali della capitale, tra i quali il rinomato "Area") fu ucciso a 26 anni, l'11 novembre (nel settembre 2008 è uscito un libro verità sui fatti che coinvolsero il ragazzo romano, e i ricavati della vendita devoluti alla Fondazione Gabriele Sandri) 2007, nell'area di servizio a Badia del Pino, sull'A1.

Omicidio volontario. Un'accusa pesantissima, quella dalla quale si deve difendere Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia colpevole di aver esploso il colpo di pistola che si è rivelato letale per il tifoso laziale. Questa mattina, in Corte d'Assise, ad Arezzo, hanno risuonato con grande forza le parole del fratello di Gabbo, Cristiano: "Mi ha impressionato leggere che il dolore dell'agente e' uguale al nostro". Intanto, sul banco dei testimoni una parte dei dipendenti dell'autogrill dove avvennero i tragici fatti nel novembre 2007.
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Serie A. Catania - Lazio. Zenga si affida a "Mascarinho" per battere la Lazio di "Rocckiller".

(Eccolo Mascarinho che esulta. Ha in serbo un altro colpo dei suoi?)
La 29esima giornata si apre, alle ore 18, con una gustosa sfida al Massimino di Catania tra i ragazzi di Walter Zenga e quelli di Delio Rossi. I siciliani, posizionati nella parte medio-bassa della classifica a quota 34, non sono ancora sicuri della salvezza e, dunque, cercano punti preziosi. Ma, in terra sicula, arriva una Lazio arrabbiata per la clamorosa sconfitta subita, la scorsa settimana, all'Olimpico contro il Chievo, e dunque desiderosa di riscatto. Mascara-Martinez contro Pandev-Rocchi. Due coppie-gol che si fronteggeranno senza esclusione di colpi.

(Rocckiller è pronto a colpire)


Catania (4-3-2-1): Bizzarri, Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano; Ledesma, Tedesco, Biagianti; Izco, Mascara; Martinez. A disposizione: Acerbis, D'Amico, Silvestri, Carboni, Llama, Paolucci, Spinesi. All. Zenga.
Indisponibili: Baiocco, Morimoto.
Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu; Brocchi, Ledesma, Manfredini; Foggia; Rocchi, Pandev. A disposizione: Carrizo, De Silvestri, Diakitè, Rozenhal, Mauri, Meghni, Zarate. All. Delio Rossi.
Indisponibili: Dabo, Matuzalem, Kolarov (squalificato, 1).

Zenga si aggrappa ancora una volta a "Mascarinho" (simpatico nomignolo dato all'attaccante siciliano Mascara per i suoi colpi straordinari che avete ammirato in questo periodo) per battere la Lazio. Il giocatore, autore di reti fantastiche (contro il Palermo nel derby e la scorsa settimana a Udine contro i bianconeri di Marino), è l'arma più importante della squadra etnea. Fallita l'operazione-recupero per Baiocco e Morimoto, Zenga si affiderà ad un centrocampo a tre formato da Ledesma, Biagianti e Tedesco, con Izco dietro Mascara e Martinez (o Paolucci, che sta in ballottaggio con il sudamericano). La squadra capitolina risponde, invece con "Rocckiller". E' lui, il quasi 32enne veneto Tommaso Rocchi, quinto bomber di sempre della Lazio (82 reti), la freccia più acuminata di quest'aquila che, tramortita dallle percussioni del clivense Pellissier e da una difesa laziale decisamente "allegra", cerca di rialzarsi in terra siciliana. In attacco, sarà coppia con Goran Pandev mentre Zarate si accomoderà, un'altra volta, in panchina. Delio Rossi sceglie quest'attaco, recupera Muslera in porta, e se non ce la fa Matuzalem (in dubbio) a centrocampo, è previsto l'ingresso di Manfredini.
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