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Platini dice no alla moviola in campo.

No alla moviola in campo. E' chiara la presa di posizione del Presidente dell'Uefa riguardo all'ausilio dello strumento tecnologico per poter dare manforte all'arbitro, almeno nei casi più complicati. Meglio due fischietti in più. Questo il pensiero di Michel Platini.

"Il giorno in cui ci sarà il video, io saluterò il calcio". Un rifiuto netto arriva, in queste ore, dalla presidenza dell'Uefa, e dalla viva voce del suo numero uno, il francese Michel Platini che agggiunge: "Quando giocavo io non c'era la televisione, l'arbitro decideva tutto - ha spiegato Platini -. Poi sono arrivate le telecamere e hanno fatto vedere gli sbagli degli arbitri. Aggiungendo due arbitri sulla destra di ciascuna porta, sara' possibile aiutare il direttore di gara centrale a prendere una decisione". Ma siamo veramente sicuri che l'aggiunta di due arbitri possa veramente aiutare a ridurre gli "sbagli" dei direttori di gara, o comunque aiutare il principale referee ad avere meno abbagli (in casi particolari naturalmente, come gol fantasmi) e, di conseguenza a fare in modo che non esplodano le continue polemiche che agitano gli animi e forniscono pane quotidiano alle varie tribune sportive?
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Brighi si gode la nazionale ma pensa alla Roma: "Decisiva la sfida con la Fiorentina"

(Emozionato per la convocazione, Brighi pensa però alla sfida con la Fiorentina)
Brighi pensa alla sfida con la FiorentinaMatteo Brighi è in nazionale, convocato da Marcello Lippi, il quale lo ha dunque premiato per le sue ottime prestazioni che hanno contribuito alla rinascita giallorossa. Partito come riserva, e destinato ad una stagione di anonimato, si è guadagnato i galloni di titolare grazie al sacrificio e all'impegno negli allenamenti prima e, alle ottime gare disputate, poi, diventando un elemento insostituibile nello scacchiere di Luciano Spalletti. Un mastino dai piedi buoni e dagli inserimenti letali. E dal ritiro di Coverciano, il centrocampista, nato a Rimini 27 anni fa, rivolge più di un pensiero alla partita che sarà decisiva per la Roma, per poter raggiungere la quarta piazza Champions. A Firenze, contro i viola, si deciderà tutto.

"Contro la Fiorentina ci giochiamo tanto". Non ha torto Matteo Brighi. Sarà in riva all'Arno che si decideranno i destini della squadra giallorossa, impegnata nella difficile rincorsa a quello che, complici intoppi vari, è diventato l'obiettivo minimo sagionale, ovvero il quarto posto. Il match con la Fiorentina sarà il bivio stagionale più importante e delicato: rassicurante conferma dell'approdo in Champions, o piuttosto caduta rovinosa nel baratro dell'anonimato europeo? Non raggiungere la Champions renderebbe totale il fallimento e costituirebbe un ridimensionamento importante dell'immagine sportiva (e dei sogni di gloria) del club capitolino. Non disputare la Champions League comporterebbe, inoltre, una perdita economica importante per la società e, conseguentemente, anche a dei dolorosi ma inevitabili addii. Alla vigilia del doppio appuntamento della nazionale di Lippi contro Montenegro e Irlanda, l'emozione per la convocazione lascia presto spazio ai pensieri del campionato: "Sono molto emozionato al pensiero di poter tornare a servire la Nazionale maggiore", ha confessato il centrocampista della Roma, "anche alla luce delle soddisfazioni che mi sono riuscito a togliere in quest'annata meravigliosa con la maglia giallorossa. Ma in questo momento i pensieri di noi giocatori sono catalizzati anche sui traguardi da raggiungere per coronare il lavoro svolto da ormai nove mesi con i club. Per quanto mi riguarda, il quarto posto è imprescindibile. Già era l'obiettivo minimo a inizio stagione, ora ci rendiamo conto che non fare la Champions costituirebbe un'enorme perdita economica per il club e di immagine e prestigio per noi". E l'ago della bilancia, sfida delicata anche dal punto di vista psicologico, sarà proprio l'incontro in terra toscana: "Ci pensiamo tanto già tutti, fin da adesso. E' uno scontro diretto, dovremo assolutamente ridurre il significativo gap di punti che ci separa da loro prima di quella gara. Affrontare la Fiorentina a meno uno, insomma, sarebbe tutto un altro paio di maniche, soprattutto sotto il profilo mentale". Siamo d'accordo su tutto, ma non scordiamoci che, prima dell'incontro con la Fiorentina, ci sono altre partite delicate, e non meno importanti, tra le quali il derby.
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(video) Parisi, il picchiatore dal cuore d'oro.


(La vittoria del titolo mondiale WBO superleggeri nel 1996, contro Rey)

Un picchiatore dal cuore d'oro. E' così che vogliamo ricordare Giovanni Parisi, questo grandissimo campione che ci ha lasciato nella serata di ieri, vittima di un incidente stradale sulla tangenziale di Voghera. Un uomo, prima che un pugile, di grande carattere, calabrese doc di Vibo Valentia, ma anche di quella fragilità che fa parte del nostro essere umani ed imperfetti. Due volte campione del mondo, vincitore del titolo olimpico nel 1988 contro il romeno Dumitrescu, è stato sicuramente il pugile più importante degli ultimi vent'anni. "Flash" Parisi, capace con un colpo di conquistare la vittoria, se ne è andato, ma rimarrà per sempre nei nostri cuori. E, sono rimasto così impressionato da uno dei commenti ricevuti, che ho deciso di riportarlo per intero. Ciao Giovanni, queste parole sono per te.

Istanti

Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita

nella prossima cercherei di fare più errori

non cercherei di essere tanto perfetto,

mi negherei di più,

sarei meno serio di quanto sono stato,

difatti prenderei pochissime cose sul serio.

Sarei meno igienico,

correrei più rischi,

farei più viaggi,

guarderei più tramonti,

salirei più montagne,

nuoterei più fiumi,

andrei in posti dove mai sono andato,

mangerei più gelati e meno fave,

avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente

e precisamente ogni minuto della sua vita;

certo che ho avuto momenti di gioia

ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.

Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,

solo di momenti, non ti perdere l'oggi.

Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,

una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;

se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera

e continuerei così fino alla fine dell'autunno.



guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,

se avessi un'altra volta la vita davanti......

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(video gol) Ronaldo ora ci prende gusto. Spettacolo e doppietta. Obiettivo Mondiali 2010


(Ronaldo si procura e trasforma un calcio di rigore)


(Il "Fenomeno" sigla una doppietta. Riceve palla in area, dribbling secco su un avversario e mancino all'angoletto)

Due reti, una su calcio di rigore, e un'altra con un pregevole drbbling in area e conclusione mortale, tutte cose alle quali ci aveva abituato quando deliziava le platee italiane e internazionali con le sue giocate di alta classe. Ronaldo è il grande protagonista nel due a due del Corinthians contro il Ponte Preta. Una doppietta importante, per ritrovare fiducia e morale, anche se lo scatto non è più quello di una volta e il peso ancora lascia a desiderare. Ma questa continuità nell'andare in rete è un segnale importante per un calciatore che sta tentando di tornare "Fenomeno" (o comunque su livelli dignitosi) e che coltiva, in gran segreto, un sogno difficile ma non impossibile...convincere Dunga a convocarlo per i Mondiali del 2010.
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