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Sexy con la racchetta in mano...

Le tenniste....che spettacolo!!!Sfido chiunque a non trovare sexy le tenniste, quando nel bel mezzo del match, quando la foga e l'agonismo prende il sopravvento, e tra un dritto e un rovescio le gonnelline svolazzano e le magliette sudate si appiccicano al corpo, beh!!! Sono, secondo me, tra le sportive più sexy che possano esistere, e in questo post vorrei mostrarvi le più famose, per avere un vostro giudizio personale su chi ritenete quella capace di dare più brividi e non solo per l'abilità tecnica e sportiva. Ne vorrei segnalare alcune, per poter fare una specie di podio, che incoroni la più sexy:

Partirei da ANA IVANOVIC, tennista serba di appena 21 (da compiere, esattamente il 6 novembre), attualmente numero 4 al mondo. Astro nascente del tennis mondiale, la brava e bella tennista ha tutte le carte in regola per poter diventare la numero uno. Osservatela nelle foto che proporrò e mi darete ragione. Quest'anno la ragazza di Belgrado vanta otto titoli in carriera e, nell'anno corrente, ha conquistato il Roland Garros. In Coppa Davis, 51 vittorie e 18 sconfitte.


Da una serba all'altra, ossia a JELENA DOKIC, nata nel 1983 ad Osijek, ma naturalizzata australiana. A soli 18 anni vinse gli Internazionali di tennis romani, e arriva al quarto posto nella WTA, prima di iniziare un calvario di "guerre di nazionalità". Infatti proprio nel 2001 lascia l'Austrialia, per delle discussioni con l'organizzazione degli Australian Open, e prende la nazionalità serba-montenegrina, pur restando cittadina autraliana. Dopo quattro anni passati a Belgrado, scende fino alla 349 posizione prima di decidere di tornare a gareggiare sotto la bandiera australiana (litiga col padre e dichiara di non voler più vivere accanto a lui e se ne va). Ricomincia a giocare ma con scarsi risultati, anche se ciò non inficia la sua possibilità di aggiudicarsi la palma di più sexy, vista la grande femminilità che esprime con gesti e movimenti...e non solo!.





Un'altra JELENA, ma di fama internazionale più elevata, è la JANKOVIC, un'altra ragazza serba, nata a Belgrado il 28 febbraio del 1985 e attualmente NUMERO 1 AL MONDO. 177 cm per 59 chili, è una grandissima atleta e una mora davvero bella...che improvvisando anche un cambio di mutandine in diretta, durante un suo match contro l'italiana BARTOLI, ha solleticato la mente dei spettatori che assistevano in loco e quelli seduti sul divano di casa. Vedetela in tutto il suo splendore e vi accorgerete che non mi sbaglio.



Dalla Serbia alla Russia. Questa fredda terra ci ha regalato una caldissima tennista di livello mondiale. MARIA SHARAPOVA, grintosa siberiana di 21 anni già compiuti (19 aprile), prima tennista russa a vincere Wimbledon, Australian Open e ad essere nelle cime più alte della classifica WTA. Dal 2005 è l'atleta donna più pagata al mondo con un guadagno annuale di 26 milioni di dollari ed è stata inserita da FORBES nella lista delle 50 donne più belle al mondo, per il suo pazzesco fisico e la bellezza tipicamente nordica. Quest'anno ha perso negli ottavi contro la connazionale DIMARA SAFINA, e ha ceduto il primo posto alla IVANOVIC, vincitrice del torneo, proprio su quest'ultima. Ha perso qualche posizione e ora si trova in sesta.


Rimaniamo in Russia, ma non nella zona siberiana, per parlare di MARIA KIRILENKO. Secondo gli esperti "il sedere più bello degli ultimi decenni" tra le tenniste. La moscovita, nata nella capitale a fine gennaio 1987, è alta 173 centimetri e pesa 58 chilogrammi. Professionista dal 2001, vanta quattro titoli in carriera ed è attualmente numero 29 al mondo, ma è in grande crescita.


Dalla gelida Siberia passiamo, infine, alla nostra ITALIA. Il "Bel paese" ci regala, come candidata alla più sexy la nostra grandissima FLAVIA PENNETTA, in grande forma e non solo sportiva. La brindisina, classe 1982, occupa la quattordicesima posizione nella classifica mondiale ma si sta avvicinando velocemente alla TOP 10. Recentemente, la pugliese si è concessa il lusso di battere, nel torneo di Zurigo, la JANKOVIC, la numero uno al mondo, ma ha poi perso in finale contro la WILLIAMS, soddisfatta però per il risultati raggiunti. Anhe lei è sicuramente molto attraente e vi mostrerò il perchè. Ora spetta a voi stilare il podio...sono ansioso...

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SPORT "SUI GENERIS"


Sicuramente non sono e non saranno mai discipline olimpiche, ma nonostante questa mancanza di classificazione ufficiale, vorrei segnalare dei simpatici e curiosi tipi di "sports" che hanno tanti tifosi e beniamini al seguito. Sfogliando tante riviste...girando dei canali satellitari...sono rimasto sorpreso da alcuni sport che definire "stravaganti" è poco...

Partiamo da un campionato europeo tutto particolare è quello che si è giocato in Tailandia recentemente. A sfidarsi in campo, da una parte, i detenuti della prigione di Ayutthaya, a 80 chilometri a nord di Bangkok (Tailandia), dall'altra, giocatori di grande calibro… degli elefanti...incredibile....e nota di cronaca gli enormi pachidermi hanno battuto gli umani per sette a zero.

Tra i tanti sport "fatti in casa", ci sono quelli in cui si gareggia nel lancio di oggetti comuni. Si svolge a Mosca (Russia) la gara internazionale degli Strongman Super Series, la super categoria degli "uomini duri". Una delle gare cui partecipano una trentina di atleti provenienti da 10 paesi diversi è il lancio della palla di pietra. Uno dei maggiori eroi di questa "specialità" è lituano Zidrunas Savickas che ha vinto la finale in Russia, anche se il campione del mondo - che ha vinto più gare nell'annata 2003/04 - è il polacco Mariusz Pudzianowski.

Proseguiamo con un'altra insolta gara...vi siete mai ritrovati a fare gare di velocità, tra i corridoi dell'ufficio, a bordo delle vostre sedie? Beh....è nata una vera e propria manifestazione...a Olten, in Svizzera, dove si è svolto il primo campionato del mondo di sedie da ufficio. Si è tratto di una gara di velocità in cui i 64 contendenti provenienti da Germania, Francia e Svizzera si sono lanciati su una pista di 200 metri… tutti in discesa!

Ma la gara più strana e anche difficile...una vera e propria prova di sopravvivenza è Il “Tough Guy Event” - questo è il nome della gara - che si svolge a Perton, in Inghilterra, e che richiede, oltre a un’adeguata preparazione fisica, una buona dose di coraggio. Per partecipare insomma è necessario non avere paura di nulla. E non solo del fuoco, a Perton nemmeno la claustrofobia è ammessa. Durante il percorso lungo 13 chilometri, sono previsti tunnel sott'acqua e gallerie sotterranee, cunicoli con filo spinato e faticose corse nel fango.

Chiudiamo questa simpatica rassegna con qualcosa di "elevato". Infatti montagne innevate sono il paradiso degli appassionati della discesa su sci e snowboard, ma chi non ha la grazia delle nevicate invernali, si arrangia come può. Così fanno gli abitanti dell'isola di Tana nell'arcipelago Vanuatu, un'ottantina di isole situate nel Pacifico occidentale, a 2.250 chilometri a nord-est di Sidney e a 800 a est delle Fiji, dominata dal grande vulcano Yasur che a intervalli regolari sbuffa e vomita fiumi di lava. Abituati a convivere con il vulcano, che è centro del loro universo e fonte di preziose pietre dai poteri magici, gli isolani hanno imparato a solcare con lo snowboard i residui di cenere, dando vita al cinder-boarding. Incredibile!!!

Se avete qualche altro sport insolito da segnalare....questo è lo spazio più adatto...vi aspetto su Citysport...
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I miti del passato: Dino "Mito" Meneghin




Vorrei parlarvi, ogni settimana, di un grande mito del passato, nei vari sport che seguiamo in questo mio blog...Oggi mi concentrerò su uno dei più grandi cestisti europei, bandiera di Varese e poi di Milano e leader della Nazionale italiana dal 1969 al 1983. Ma andiamo con ordine: DINO MENEGHIN nasce ad Alano di Piave (comune distante circa 40 km da Belluno) il 18 Gennaio 1950. Alto 2,04 metri ha ricoperto dunque il ruolo di CENTRO o "PIVOT" (richiede una grande capacità di saper segnare, difendere, 'stoppare' i tiri degli avversari, cioè spazzare via con le mani il pallone mentre vola verso il canestro e catturare rimbalzi) iniziando a muovere i primi passi nel mondo el basket all'età di 16 anni e chiudendo a ben 44 anni (giocando anche gare agonistiche contro Andrea, suo figlio, ora responsabile del settore giovanile della società varesina). Grande longevità per questo campione dei campioni, che ha giocato dal 1966 al 1981 nella Pallacanestro VARESE, poi dal 1981 al 1990 a OLIMPIA MILANO, tre anni alla STEFANEL TRIESTE (1990-93) e ultima stagione, quella del 1994, di nuovo nell'Olimpia, totalizzando oltre 8500 punti in 836 gare ufficiali. Ha partecipato a 13 finali di Coppa dei Campioni, vincendone addirittura sette e a livello nazionale ha contribuito alla conquista di 12 scudetti e 6 Coppe Italia. Con la maglia della Nazionale, ha disputato dal 1969 al 1983 ben 271 gare (secondo solamente a Marzorati che scese in campo sette gare in più di Meneghin) e ha realizzato 2947 punti (secondo al grande Antonello Riva). Grandi successi anche con la maglia della Nazionale per il fuoriclasse veneto. Ricordiamo l'argento a Mosca, nelle Olimpiadi del 1980, ma anche una d'oro e due di bronzo nelle manifestazioni europee. Terminata la carriera agonistica, Meneghin si è diviso tra Nazionale e Olimpia Milano nel ruolo di Team Manager e da quest'anno occupa il rulo di Commissario straordinario della Federazione italiana di Pallacanestro. Parecchi riconoscimenti, dunque, per questo campione, sia in campo che fuori, un vanto a livello sportivo per l'Italia, uno di quei giocatori a rimanere come un "highlander" nella storia del Basket italiano e mondiale. Nel 2003 è stato il primo giocatore italiano ad entrare nella famosissima "NAISMITH HALL OF FAME" (La Naismith Memorial Basketball Hall of Fame è un Pantheon che onora i più forti e famosi giocatori di pallacanetro, i migliori allenatori, gli arbitri e tutti i personaggi che hanno dato un contributo fondamentale al miglioramento e all'affermazione di questo sport; si trova a Springfield nel Massachussets). Insomma un grande riconoscimento per Dino "Mito" Meneghin Il riconoscimento al giocatore è, indirettamente, un premio anche alla Pallacanestro Varese, nella quale il pivot ha disputato la prima parte della sua leggendaria carriera. Proprio una canottiera numero 11 targata Ignis dovrebbe essere esposta nello spazio dedicatogli al museo di Springfield, assieme ad una divisa della nazionale italiana. Durante la cerimonia di New Orleans è stata particolarmente interessante e lusinghiera la testimonianza di un grande del passato, Bill Walton, nei riguardi di Meneghin: "Era potente ma si muoveva bene, si vedeva che capiva bene il basket, è stato il Magic Johnson del resto del mondo. Il basket non potrà mai ringraziarlo abbastanza"... Chiduiamo qui...fino al prossimo campione...
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ACCENDETE I MOTORI...SI RIPARTE...


Avete presente quando ti dimentichi il cellulare a casa e sei in giro tutta la giornata? come vi sentite? beh...io mi sentirei perso...totalmente....e così è stato questi giorni senza il mio adorato pc...fuori uso...ehm..per qualche problema tecnico...ma ora l'ho ritrovato...e spero di non perderlo più:)...e così possiamo ripartire....a coltivare e a far crescere questo progetto...cercherò di riassumere questi giorni...a livello sportivo...anche se sono conscio del fatto che già sapete tutto..ma è un modo per potermi legare alle interessanti notizie che vi fornirò e che cercheranno di arricchire questa piccola città virtuale che, passo dopo passo, proverà a crescere e a diventare una sana e forte metropoli...

Beh..partirei dal weekend ricco di emozioni che ci ha offerto il CALCIO della serie a ...cosa dire...un flop pazzesco quello della Roma, che ha subito una pesante sconfitta dall'Inter di Mourinho (4 a 0 con reti di Ibrahimovic, doppietta, Stankovic e rete finale di Obinna) ed è rimasta a quota 7, nelle zone basse della classifica. Un passivo pesante che, nella dinamica delle reti subite, ha evidenziato la fragilità della difesa romanista di questi tempi (17 reti subite in totale tra campionato e champions), e la grande compattezza della corazzata interista che si è pertanto portata in vetta alla classifica, con due lunghezze di vantaggio su UDINESE (due a due in rimonta a lecce con prima rete nel campionato italiano di Alexis Sanchez, un gran talento), CATANIA (vittorioso nel derby col Palermo, grazie al DOUBLE M, Martinez, Mascara) e NAPOLI (grande partita e vittoria in rimonta contro la Signora juventina). A Quota 13, e quindi a tre lunghezze dall'Inter, ben quattro compagini: LAZIO (sconfitta a Bologna da un piccolo grande Di Vaio, ex col dente avvelentato, autore di una doppietta nel tre uno rifilato ai biancocelesti; le altre reti di Volpi e Rocchi, al rientro), MILAN (super Ronaldinho show, a segno in ben due occasioni e terza marcatura del redivivo Inzaghi contro l'annichilita Samp di Mazzarri), FIORENTINA (eroe di giornata Gilardino, autore di una doppietta in venti minuti dopo essere subentrato a Pazzini (il quale ha trasformato il rigore dell'uno a zero), nel tre a zero alla Reggina) e l'ATALANTA, altra sorpresa di quest'inizio stagione (uno a uno con il Chievo, firmato Ferreira Pinto e Mantovani). Infine, a chiusura del turno di campionato, vittoria di misura del Genoa in casa contro il Siena (Biava) e del Cagliari a Torino (Acquafresca, torinese purosangue). Passiamo al BASKET, che ha visto la seconda vittoria in altrettanto gare della LOTTOMATICA ROMA, che passa sul campo della FORTITUDO BOLOGNA, mentre l'altra compagine bolognese, la VIRTUS ha battuto l'ARMANI JEANS MILANO e quindi si è accodata alla formazione di Repesa, insieme al terzo incomodo, la MONTEPASCHI SIENA, vittoriosa a fatica su TREVISO. Colpi esterni anche di PESARO, che viola il campo di FERRARA, e CANTU' che passa sul parquet di CASERTA. Infine, vittorie per RIETI ad AVELLINO e per MONTEGRANARO in casa contro UDINE. Nel TENNIS, quello femminile, finisce l'inchiostro alla PENNETTA che, nella finale del Torneo di Zurigo, cede in due set alla WILLIAMS e finisce l'imbattibilità per la tennista brindisina sull'americana (sconfitta negli altri due precedenti). Per la statunitense si tratta, invece, del trentottesimo successo in carriera (e ben 600mila dollari di premio per la vittoria finale). Per quanto riguarda la FORMULA UNO, motomondiale incerto ma per un gran bel pezzo già in tasca ad Hamilton, vittorioso nel gran premio cinese. Adesso all'inglese, targato Mclaren, servirà chiudere tra i primi cinque per conquistare quel numero uno che gli era sfuggito lo scorso anno. Tra due settimane in Brasile a Massa potrebbe non bastare il tifo di casa per ripetere l'impresa di Raikkonen del 2007. La Ferrari (più undici sulla rivale MCLAREN nel mondiale costruttori) ancora ci crede e si aggrappa alla superstizione, ricordando che proprio 12 mesi fa Kimi giunse a San Paolo con sette lunghezze da recuperare a Lewis e sappiamo tutti come poi andò a finire...le strade del signore sono infite...come si dice...staremo a vedere!...Vorrei chiudere con un tributo al grande DOTTOR ROSSI...150 podi in carriera e 97 vittorie, già matematicamente campione ma mai sazio...INVINCIBILE...a prestissimo...non mancate su CITYSPORT!!!



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Giovani talenti....crescono




Sono molti i giovani virgulti, i cosidetti "sbarbatelli", che si stanno mettendo in luce nelle squadre di calcio della serie A. In questo primo di una serie di confronti tra grandi stelle o astri nascenti del calcio italiano e, di conseguenza, internazionale, propongo anche un interessante duello milanese: Pato (in italiano "Papero) contro Balotelli. Senz'altro, va premesso, hanno differenti caratteristiche, fisiche, tecniche, ma li dividono pochi mesi e li accomunano molte qualità che ne fanno due dei giovani più forti e talentuosi che osserviamo oggi in Italia. Uno, il milanista, è classe 1989 (2 settembre), brasiliano (Pato Branco il paese di nascita), è un attaccante dotato di una grande agilità e di una notevole velocità d'esecuzione (Ancelotti lo ha paragonato addirittura a Careca), ottima tecnica di base ed è ambidestro. Ha vinto il campionato sudamericano under 20, in Paraguay nel 2007, con la nazionale brasiliana. L'altro, milanese ma dell'altra sponda, quella interista, è addirittura del 1990 (12 agosto), figlio di emigrati ghanesi e palermitano d'adozione. Nel 2006 viene acquistato dall'Inter con diritto di riscatto della comproprietà (nell'occasione fu vinta la concorrenza di molti club, tra i quali Chelsea e Barcellona). Grande fisico, ma anche ottima tecnica di base è un attaccante potente e veloce che può giocare su tutto il fronte d'attaccon (anche sperto tiratore di calci piazzati, ha siglato infatti il rigore decisivo nella finale del Campionato Primavera - Trofeo Giacinto Facchetti del 2006/07 contro la Sampdoria). Ha contribuito alla qualificazione degli azzurrini mettendo a segno, nella recente doppia sfida di play-off contro Israele, una pregevole doppietta e dimostrando così anche una notevole personalità. Proprio in relazione a quest'aspetto, Sinisa Mihajlovic ha affermato "Mai visto un calciatore così sfrontato alla sua età - racconta il serbo a TuttoSport - Per me è anche più forte di Pato, perchè Mario ha fatto grandi cose appena passato dalla Primavera alla serie A, mentre il milanista aveva già alle spalle una stagione da professionista con l'Internacional di Porto Alegre" (http://www.goal.com/). Voi cosa ne pensate?
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Aspettando Roma-Inter e Napoli-Juventus











Finita la parentesi rappresentata dalla Nazionale, con la vittoria sulla giovane e talentuosa nazionale montenegrina (capitanata da Mirko Vucinic, attaccante della Roma), determinata soprattutto da una prestazione eccelsa di un altro romanista, Alberto Aquilani, autore di duna doppietta, riparte il campionato e ci regala due piatti davvero succulenti.

Da una parte lo storico scontro tra due delle più importanti realtà calcistiche italiane e internazionali: Roma e Internazionale. Tanti talenti in campo, giocatori tra i più forti e pagati nel panorama calcistico mondiale, tifoserie da sempre rivali, alcuni assenti e altri sicuramente non in buone condizioni, ma questo big match è una sfida che da sempre affascina e continuerà a farlo indipendentemente di ventidue che scenderanno in campo. Tra i capitolini, assenze pesanti (Mexes e Panucci su tutti) ma a rinfrancare i romanisti ci sarà il capitano Francesco Totti, sempre alle prese con i guai muscolari e con le tante botte prese negli anni di militanza calcistica, probabilmente utilizzabile per una mezzora e non ancora in forma per dare il suo solito contributo. Tra i ragazzi di Mourinho, allenatore sicuramente sopra le righe per molti suoi atteggiamenti, invece molte le soluzioni offensive, ma sicuramente la certezza più grande è lui: Zlatan Ibrahimovic, autentico fuoriclasse, sia da punta che da rifinitore per i compagni. Per Amantino Mancini, e Cristian Chivu, un ritorno, ma da avversari, all'Olimpico e, per i due calciatori, si prospetta un'accoglienza non certo calorosa come quella che ne aveva accompagnato l'ingresso appena qualche mese fa. Sfida che, attualmente, alla luce dei momenti passati dalle due squadre (Roma in difficoltà, Inter più tranquilla) sembra volgere più verso Sant'Ambrogio, ma mai fidarsi dei lupi feriti... La compagine giallorossa si presenta all'appuntamento con sette punti, totalmente ottenuti in casa (due vittorie e un pareggio), mentre la formazione nerazzurra arriva all'Olimpico con 13 punti, capoclassifica in coabitazione con Lazio e Udinese.

Ma passiamo ad un'altra sfida affascinante...il calore e la spontaneità della tifoseria napoletana, contro la "noblesse oblige" della Signora Juventina...il cuore e la grinta del Napoli, contro il dna vincente di una Juventus pericolosa fino al fischio finale, ma che comunque ha tantissime assenze e fatica, soprattutto a livello di gioco, in quest'inizio di campionato. Il Napoli si presenta al match con ben 11 punti, a due lunghezze dal trio di testa (Lazio, Udinese e Inter), ma reduce dalla sconfitta di Genova, mentre la Juventus, anch'essa reduce dalla sconfitta rimediata contro il Palermo, ha nove punti.

Reya, tecnico del Napoli, ha dichiarato: "massima allerta, non mi fido della Juve", a dimostrazione della saggezza del tecnico, consapevole della grande tradizione di una squadra che, pur con molte assenze, è sempre una Signora squadra. Ranieri, invece, dall'altra sponda non si "sente sotto pressione"...sicuramente è una partita importante e un passo falso dei bianconeri farebbe agitare di molto le acque. Moratti, Presidente dell'inter, ha invece puntato l'accento sulla voglia di riscatto dei giallorossi, attardati in classifica ed ha dichiarato "la falsa partenza della Roma in campionato non toglie fascino al match di domenica sera con l'Inter. Non cambia niente, anzi, loro dovranno dimostrare ancora di più di essere forti, per cui per noi sarà ancora più dura che in passato". da Trigoria bocche cucite e molta concentrazione. Vedremo chi avrà ragione, e speriamo che trionfi solamente lo sport e il calcio giocato e che non saranno protagonisti, in negativo, gli arbitri che saranno Saccani di Mantova per Napoli-Juventus e Rizzoli di Bologna per il match dell'Olimpico.
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UNa Pennetta d'autore


Grandiosa Pennetta!
L'impresa l'aveva compiuta già ieri, battendo negli ottavi di finale niente di meno che Jelena Jankovic, numero uno al mondo nella graduatoria al femminile, nello "Zurich Open" (torneo da 600mila dollari che si disputa nella città svizzera, al coperto e sul veloce). Ma la 26enne brindisina non ha rallentato la corsa e ha superato abbastanza agevolmente anche l'ostacolo rappresentato dalla slovena Katarina Srebotni, sconfitta in due set con il punteggio di 7-5 6-2 in un’ora e e venti minuti. Match decisamente equilibrato fino all’undicesimo game, nel quale l’azzurra ha sfruttato l’unica palla break avuta a disposizione sino a quel momento con una gran risposta di rovescio lungolinea, per poi chiudere 7-5 nel gioco successivo. Il secondo set è invece stato ad esclusivo appannaggio della tennista italiana che se ne è andata via in scioltezza, con un 6 a 2 che non lascia spazio a repliche. Domani in semifinale la Pennetta affronterà la spagnola Anabel Medina Garrigues che si è sbarazzata della bielorussa Victoria Azarenka. Mentra dall'altra parte Venus Williams incontrerà la Ivanovic, per una sfida che si preannuncia dall'esito incerto. Grande momento quindi per la ragazza pugliese, che punta dritto alla finale, e visti i risultati che sta ottenendo se la meriterebbe tutta. Le avversarie sono avvertite.
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un pò di prof...tra di dilettanti


Non si trattano d'insegnant i:) ma di giocatori che dopo anni più o meno gloriosi in squadre di calcio professionistico riassaporano il sapore (spesso terroso) di giocare in campi che invece appartengono a società dilettantistiche e che aspirano a inserirsi nel calcio che conta. Sono tanti gli esempi che si possono fare, e che evidenziano come anche a 30 e passi anni ci si diverte sempre a fare SPORT e, soprattutto CALCIO, proprio perchè in questo sport si ritrovano tanti esempi. Vivendo ad Ostia, nei pressi di Roma, e lavorando per il settimanale sportivo che cura il calcio dilettantistico (http://www.sportlocale.it/), ho avuto il piacere di ritrovare, nella squadra della mia città, la Pescatori Ostia (che milita nel campionato di Eccellenza del Lazio, girone A), uno dei più professionali e corretti giocatori, nonchè amato, della Roma, ossia "Super" Marco Delvecchio, che coinvolto nel progetto dalla determinazione, dalla voglia di giocare, dalla vitalità di tanti ragazzi che sudano e corrono appresso un pallone nei campi di periferia, ha deciso di entrarne a far parte. Nella stessa squadra, l'ex attaccante giallorosso ritrova Massimiliano Cappioli (altro beniamino romanista), ma anche Criniti (ex Cagliari, Bari...).

Insomma, una nuova giovinezza per questi giocatori...nelle vostre regioni accade lo stesso? Mi piacerebbe sapere di altri episodi di questo tipo...intanto vi mostro la mia euforia nel trovarlo sulla tribuna del "D. Lodovichetti" di Ostia, qualche giorno prima di vederlo all'opera...
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Sport...la nascita...


Il termine SPORT ha una lunga storia, traendo origine addirittura dal termine latino deportare che tra i suoi significati aveva anche quello di uscire fuori porta, cioè uscire al di fuori delle mura cittadine per dedicarsi ad attività sportive. Da questo termine derivarono il Provenzale deportar, lo Spagnolo deportar e il Francese desporter (divertimento, svago); da quest'ultimo prese origine nell'inglese del XIV secolo il termine disport che solo successivamente, intorno al XVI secolo, venne abbreviato nell'odierno sport.
Questa l'origine della parola....mentre una definizione più sintetica e riassuntiva è la seguente: Lo Sport è l'insieme di quelle attività, fisiche e mentali, compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l'intero apparato psico-fisico umano e di intrattenere chi le pratica o chi ne è spettatore. Due celebri personaggi hanno detto la loro sullo sport e sull'attività ad esso connessa:
« L'importante non è vincere, ma partecipare per poter vincere. »
(
Pierre de Coubertin)
« Il secondo è il primo dei perdenti. »
(
Enzo Ferrari)

Voi da che parte state?
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Una piccola realtà dove parlare di sport


Nasce CitySport...per tutti CS...facile da ricordare e facile da trovare, ha origine con l'intenzione di rappresentare un piccolo mondo dove poter parlare di sport, dove confrontarsi sulle principali notizie, e dire la propria su tutto ciò che ci appassiona e ci fa vivere grandi emozioni...
Dal calcio al basket, dalla pallavolo al tennis, fino a comprendere anche i cosiddetti sport "minori", cercherò di dare a tutti i quanti, dai piccoli ai più grandi, la possibilità di esprimere opinioni, fornire contributi personali e non per partecipare alla crescita di questa nuova CITTA' DELLO SPORT...
Queste poche righe sono il primo passo...verso un nuovo modo, fresco e moderno di parlare di sport...ora tocca a voi entrare in questa realtà, diventarne parte integrante e vivere con me questa esperienza...
Buon divertimento con CS...
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