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Roberto Mancini scende in campo contro la Sla e annuncia: "A Luglio tornerò su una panchina"

(Roberto Mancini ha voglia di tornare a respirare aria di calcio giocato)
A luglio Roberto Mancini tornerà in panchinaE' stanco di stare con le mani in mano, ma soprattutto sente una terribile nostaglia per il calcio giocato. Roberto Mancini, attualmente "disoccupato di lusso" e in una sorta d'infinita vacanza pagata dall'Inter, l'ultima società da lui allenata, scenderà in campo questa sera in un'amichevole, al Ferraris di Genova (terreno che gli è stato amico nelgli anni della mitica coppia-gol che costituiva insieme a Vialli) e l'incasso sarà devoluto alla fondazionione Borgonovo e all'associazione Gigi Ghirotti.

Insieme a tante vecchie glorie e giocatori ancora in attività, il "Mancio" contribuirà alla lotta contro la Sla (sclerosi laterale amiotrofica), questo morbo ormai ribattezzato come la "malattia dei calciatori", ma il pensiero va al futuro, e la voglia di tornare ad allenare lo spinge sempre più al rientro nel calcio da allenatore. Luglio prossimo, tornerà in panchina, ma dove? Questo rimane ancora avvolto nel mistero...Ecco Mancini cosa ha detto, a proposito: "Questo periodo di inattività lo considero una vacanza - ha detto l'ex tecnico nerazzurro- più lunga del solito. A luglio comunque tornerò su una panchina, perchè la nostalgia inizia a farsi sentire". Insomma, ormai il rientro è vicino, anche se ancora non ci è dato sapere quale sarà la squadra che lo accoglierà. In campo, nell'amichevole, ci sarà Cassano, e Mancini parla anche della mancata convocazione del barese (che sta facendo le fortune, insieme a Pazzini, della genova blucerchiata) e dell'ostracismo di Lippi che non vuole sentirne e prosegue per la sua strada, un percorso che non s'incrocia con quello del campione sampdoriano: "Oltre alla tecnica, oltre al ruolo - ha detto il Mancio - c'è una sorta di idiosincrasia nei confronti della nazionale, come l'ho avuta io. Lui è però giovane ed ha ancora tante possibilità per arrivare in nazionale e convincere il Ct a chiamarlo".
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John Elkann non si arrende. "Lotta scudetto ancora aperta".

(John Elkann non si arrende al distacco dall'Inter)
Per John Elkann la lotta è ancora apertaMentre il presidente bianconero Cobolli Gigli e il portierone Buffon hanno più volte mostrato, negli ultimi giorni, poca fiducia sulle possibilità di rimonta della Juventus, impegnata nella lotta scudetto con i rivali dell'Inter di Mourinho, il vicepresidente della Fiat, John Elkann è, al contrario, convinto che il tricolore non sia ancora assegnato.

"La lotta e' sempre aperta": il grido di battaglia, forte e deciso, arriva dalla voce del vice presidente della Fiat, e juventino doc, John Elkann, primogenito di Margherita Agnelli, il quale va controcorrente (o comunque in opposizione alle dichiarazioni rilasciate dai vertici della società bianconera) e crede che il titolo non sia ancora assegnato. Finchè c'è vita (o gare da giocare) c'è speranza. E' il pensiero che è emerso dalle parole pronunciate dall'Elkann, questo pomeriggio, al termine dell'assemblea degli azionisti Fiat, conversando con i giornalisti, che gli hanno rivolto la fatidica domanda: lo scudetto è già tinto di colori nerazzurri? Immediata la risposta del vicepresidente: "Bisogna battere l'inter" ha aggiunto facendo riferimento al confronto diretto in programma a meta' aprile, a Torino, e ha poi aggiunto: "E' poi - ha commentato - bisogna anche vincere la Coppa Italia'.
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Ancelotti smentisce il "pranzo Real" e rilancia: "un difensore e un attaccante e torneremo grandi"

Non ha avuto ancora la conferma dai vertici aziendali, ma già inquadra la prossima stagione del club rossonero e manifesta fiducia sul fatto che sarà ancora lui a guidare il Milan e a cercare di renderlo nuovamente competitivo, soprattutto in ambito europeo. Parliamo, naturalmente, di Carlo Ancelotti che si "conferma" sulla panchina rossonera.

In un'intervista rilasciata quest'oggi, Carlo Ancelotti da Reggiolo ha parlato di tanti argomenti. Innanzitutto, ha voluto smentire con fermezza di essersi intrattenuto a "pranzo" con il presidente madrileno Perez ("Quello che è stato scritto sul Real è falso, e poi martedì non ero a Ginevra"). Dapprima la risposta seria, poi anche una battuta, ("comunque la prima portata erano cannelloni e non lo hanno scritto..."). Insomma, sempre pronto a scherzare, il buon Carletto che però, poi, sollecitato sulle prospettive future del club di Via Turati, torna serio ma con il sorriso sulla bocca. L'allenatore del Milan è ottimista: "Con due acquisti azzeccati torneremo competitivi" ha detto Ancelotti che ha poi aggiunto: "Un difensore, ma anche un attaccante perché quel reparto è da rinforzare. Ma non è detto che sia una punta di peso perché abbiamo già Borriello". Idee chiare, quelle che servono al Milan affinchè torni a primeggiare in campionato, ma soprattutto in Europa. Ma, stuzzicandolo sempre di più sul personale, il terzo posto basterà al mister per poter ottenere la conferma da Berlusconi? Anche su questo Ancelotti ha chiarito che "non è ipotizzabile" che raggiunga il terzo posto e poi chiuda la sua avventura al Milan. Il tecnico parla quindi pensando al futuro e alla volata per la Champions League in cui vede nel Genoa il rivale più temibile "perché è il più vicino, ha meno problemi e più entusiasmo''.
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(video) Super golazo. Un gol da Mati.


(Guardate che "super golazo" segna il trequartista di 22 anni Mati Hernandez. Nato a Buenos Aires da madre argentina e padre cileno, Il 18 ottobre 2006, il calciatore è stato acquistato dagli spagnoli del Villarreal per 8,7 milioni di euro (clausola rescissoria di 50 milioni di euro)
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Casiraghi elogia la coppia gol dell'Under 21: "Mendicino e Paloschi sono il futuro"

Una dichiarazione importante, parole che fanno davvero bene a dei giovani calciatori in crescita e pian piano sempre più componenti importanti del mondo del calcio. Pierluigi Casiraghi, tecnico dell'Under 21, guarda con soddisfazione la coppia gol Mendicino-Paloschi.

Il primo, Ettore Mendicino, nato a Milano nel 1990, ma cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, ha esordito con l'Under 21 il 19 dicembre 2008 contro la Svizzera, e ha dimostrato grandi qualità, apprezzate da subito dal tecnico. Il secondo, Alberto Paloschi, 19enne bresciano di Chiari, ha conquistato il campionato Allievi con il Milan il 9 giugno 2007, segnando ben 23 reti, e dopo la trafila nelle giovanili, ha esordito in rossonero a soli 17 anni, giocando dal primo minuto, il 20 dicembre 2007 contro il Catania in Coppa Italia (segnando addirittura il primo gol all'esordio), e il 22 marzo 2008 in Under 21 al posto dell'infortunato Russotto. I due sono "il futuro". E le paroli, estremamente importanti, arrivano proprio dal selezionatore degli azzurrini: "Il laziale ha grandissime qualità, - ha detto il commissario tecnico dell'Under 21 a Ies Tv - è rapido di gambe e vanta grandi doti tecniche, diventerà un giocatore importante. Paloschi è un giocatore calcisticamente molto maturo per la sua età, ha grandi attitudini e ancora ampi margini di miglioramento". Dopo l'elogio ai due giovani calciatori rampanti, il mister rivolge un invito importante a tutte le società. Casiraghi, in sostanza, chiede di non fermarsi ai vivai più importanti: "Le due squadre romane hanno i rispettivi settori giovanili in grande salute, ma non ci fermiamo solo alle Primavera di Serie A e B, il panorama di ricerca è molto più ampio".


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