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Mexes urla: "Siamo più forti dell'Arsenal".

(Mexes si prepara alla battaglia e carica i compagni)
"Rugantino" Mexes squarcia il silenzio dell'attesa e urla a gran voce la forza della Roma. Il centrale francese sprona i compagni affichè la notte della Champions sia una serata da ricordare. C'è voglia di regalare ai tifosi una notte "magica" come l'appellativo che si è guadagnato nel tempo la compagine giallorossa. Il grido è del difensore di tante battaglie, del gladiatorio "guascone" Philippe che non si tira mai indietro nella contesa: La Roma non è seconda a nessuno.

La Roma ce la può fare a passare il turno. Tanti infortuni (e quindi molte assenze importanti), tante situazioni difficili che affliggono la squadra da inizio stagione non devono distogliere le menti dei calciatori giallorossi dall'obiettivo comune: battere l'Arsenal, ribaltando lo zero a uno dell'andata. Il pensiero è quello del francese Philippe Mexes, il quale e' convinto delle possibilità della sua Roma di continuare il suo cammino in Champions League: "Noi dobbiamo giocare come sappiamo e poi il gol si farà tranquillamente, senza andare tutti avanti verso la porta avversaria a fare subito gol - ha detto il difensore francese a Sky - Se staremo bene in campo e saremo concentrati, abbiamo la possibilita' di passare questo turno. Poi, dipendera' da noi". "Dobbiamo essere coscienti che siamo piu' forti di loro e che se siamo al 100% abbiamo tutte le possibilita' di passare il turno". Il gladiatore Filippo è pronto alla battaglia.


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Sacchi parla delle sfide Champions: "L'esito non sarà una sentenza".

(Arrigo Sacchi dice la sua sulle sfide Champions)
Manca poco ormai alla "due giorni" di Champions League che decreterà le otto migliori squadre europee che si affronteranno nei quarti di finale della massima competizione europea per clubs. Le italiane saranno chiamate ad impegni non facili. Possibile quindi che qualcuna delle nostre tre squadre (Roma, Juventus e Inter) abbia difficoltà a raggiungere i quarti di finale. Ma per Arrigo Sacchi l'esito degli incontri, se negativo, non sarà una sentenza definitiva am sicuramente obbligherà a delle riflessioni.

"L'esito non sara' una sentenza, pero' chi esce dovra' rivedere qualche cosa": Arrigo Sacchi esprime il suo pensiero sulle sfide di Champions, ormai prossime. Domani è il giorno della Juventus, che dovrà rimontare il Chelsea a Torino, poi sarà la volta, mercoledì sera, di Roma e Inter. I giallorossi sono chiamati all'impresa contro l'Arsenal, che parte dalla vittoria, per uno a zero, ottenuto all'Emirates, mentre i nerazzurri, dopo il miracoloso zero a zero casalingo nell'incontro di andata, devono ora cercare la qualificazione nella bolgia dell'Old Trafford,la tana dello United di Alex Ferguson. Sfide non facili, che potrebbero (fatti gli scongiuri del caso) riservare anche brutte sorprese, dietro l'angolo. E L'ex ct azzurro ritiene, pertanto, che in caso di mancata qualificazione, non sarà una sentenza definitiva, ma sicuramente le crepe che si apriranno dovranno essere coperte con una pronfonda riflessione, all'interno del club che uscirà sconfitto. Sacchi, comunque, non si sbilancia in pronostici e chiude con un consiglio, rivolto alle tre italiane: "bisognerà sfruttare i propri punti forti e le debolezze delle avversarie". Questa è la chiave, secondo l'ex Ct, per poter avere la meglio sulle temibili avversarie inglesi. Voi cosa ne pensate?
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Via Beretta, arriva De Canio. Il Lecce cambia faccia.

(Parte l'avventura a Lecce di De Canio. Prende il posto di Beretta)


Finisce l'avventura di Beretta (paga il deludente zero a zero casalingo con la Reggina, che ha comportato il penultimo posto in campionato per i leccesei) sulla panchina dei giallorossi di Via del Mare. Luigi De Canio è il nuovo allenatore del Lecce. Ancora non c'è la firma sul contratto ma, a breve, è atteso l'annuncio ufficiale della società salentina. In questo momento il tecnico si trova in città per discutere la proposta dei dirigenti salentini e trovare l'accordo: entro la serata, probabilmente, avverrà la comunicazione agli organi di stampa. Domani, per De Canio inizierà ufficialmente l'avventura, sul campo pugliese, con il primo allenamento che sarà sostenuto dai giallorossi.
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Totti in campo con l'Arsenal? Domani il provino decisivo

(Totti in dubbio per la Champions, ma ancora non è detta l'ultima parola)
Francesco Totti è in dubbio per la sfida con l'Arsenal ma ci proverà fino all'ultimo per poter essere tra i protagonisti del "match of the year". Dopo aver saltato il big match del Meazza e la gara interna con i bianconeri di Marino, il numero dieci capitolino prova il disperato recupero. Il ginocchio fa male, ma prima di prendere qualsiasi decisione, si aspetterà il provino di domani, che sarà decisivo per la presenza o meno del capitano nell'incontro di Champions.

Mercoledì, la Roma è chiamata a ribaltare il risultato dell'andata (Gunners vittoriosi per uno a zero, a firma di Van Persie), e saranno molte le defezioni, soprattutto a centrocampo, dove mancherà De Rossi, squalificato, e probabilmente, a meno di un clamoroso recupero, anche il cileno Pizarro. Con Perrotta e Cicinho ai box per infortunio e Panucci non inserito nella lista Champions (e quindi costretto ad assistere alla gara dalla tribuna), insomma, per Spalletti i problemi di formazione non mancano. Per questo, la speranza dei tifosi e del tecnico giallorosso è di poter contare su Francesco Totti che è seriamente in dubbio per la partita (a causa dei continui fastidi al ginocchio, che lo tormentano ormai da tempo) ma provera' domani ad allenarsi con la squadra, dopo giorni di riposo o lavoro differenziato, per tentare di giocare con l'Arsenal. Il capitano della Roma si e' sottoposto ad una risonanza magnetica che non ha evidenziato problemi per il ginocchio destro, gonfiatosi alla vigilia di Inter-Roma, quindi la speranza di vederlo in campo dopodomani c'è ancora. Il provino decisivo sarà domani quando forzerà: da lì si capirà se potrà scendere in campo per poter dare il proprio contributo alla causa giallorossa
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Gigi buffon lancia l'assalto bianconero al Chelsea."Possiamo fare l'impresa".

(Gigi Buffon carica i suoi per la sfida di Champions)
Il tempo delle chiacchiere da bar e della pretattica è terminato. Ora c'è bisogno di grinta, determinazione, voglia di vincere e concentrazione. Torna la Champions ed è grande sfida con il Chelsea che parte dalla posizione di vantaggioacquisita nell'incontro di andata (1 a 0 a Londra, rete di Drogba). La Juventus si prepara alla gara con i Blues e lo fa sull'onda della carica che arriva dal suo grande numero uno, Gigi Buffon il quale sprona i compagni a compiere l'impresa, anche contro la sfortuna (52 infortuni in stagione, compreso l'ultimo occorso a Sissoko, stagione finita per lui a causa della frattura al piede sinistro).

Tanti infortuni. L'ultimo è quello capitato al forte centrocampista maliano, Sissoko. Frattura al piede sinistro e la decisione, dello staff medico bianconero, di procedere all'operazione (la prognosi per la ripresa è di circa 90 giorni). Ma anche se la sfortuna (52 infortuni stagionali) sembra essersi accanita sui bianconeri, Gigi Buffon è ottimista in vista della sfida di Champions, che vedrà la Juventus impegnata contro il Chelsea: "La carica post derby e il pubblico ci auteranno". E aggiunge: "Contro il Chelsea ci giochiamo il proseguo del cammino in Champions League. Possiamo fare l'impresa e ribaltare il risultato di Londra". Il portierone ha fiducia nella squadra, e nella possibilità di ribaltare lo svantaggio dell'andata. Un periodo davvero emozionante, e fondamentale per le sorti europee della Vecchia Signora. Dapprima l'iniezione di fiducia arrivata dalla vittoria nel derby di campionato (rete decisiva di Giorgio Chiellini), ora, anzi domani, la Champions e il numero uno della nazionale invita i compagni alla massima concentrazione ed impegno. Per usare un'espressione cara a Guido Meda, commentatore della moto gp: "Buffon c'è". E la Juventus?
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Della Valle accusa la squadra."E' mancato il cuore".

(Diego della Valle, numero uno dei viola)
Non ha usato mezzi termini il presidente della Fiorentina, Diego Della Valle. La sconfitta rimediata in casa contro il Palermo (o-2, Miccoli e Simplicio) ha mandato su tutte le furie il numero uno dei viola che ha visto, nella prestazione dei toscani, la mancanza di tre "attributi" fondamentali: impegno, passione e tenacia.

Cos'è mancato alla Fiorentina domenica contro il Palermo? "Il cuore". Ecco la risposta alla brutta sconfitta casalinga di campionato, rimediata contro la squadra siciliana. Diego Della Valle si scaglia contro i calciatori viola e avverte: mai più prestazione di questo genere: "Noi siamo entrati nel calcio anche per vedere trasposti in campo alcuni valori: l'impegno, la passione, la tenacia. Sulla partita col Palermo, in questo senso, avrei qualcosa da ridire. Non voglio vedere altre partite così". E' davvero infuriato il massimo dirigente gigliato e non lo nasconde affatto: "Non è tollerabile giocare senza cuore. Come tifoso, voglio capire cosa vogliono fare questi giocatori da grandi: ma lo voglio capire in un paio di settimane". Ma non è solo il presidente a manifestare rabbia e delusione per la partita di campionato. I malumori arrivano anche dal pubblico che ha fischiato sonoramente la squadra durante il match e, a tal proposito, Della Valle sta dalla parte dei supporters: "I fischi ci stanno, eccome. Non sono giustificate le proteste violente o quelle legate a piccole operazioni di stampa locale, a cui si è anche riferito recentemente il nostro allenatore. Le proteste sane della tifoseria civile vanno prese in modo positivo". In chiusura, infine, Della Valle, esulando per un attimo dalla bruciante sconfitta di campionato, fa i "conti in tasca" ai club calcistici: "Molti sponsor ridimensioneranno i loro budget, le spese per la pubblicità. Prima o poi bisognerà parlare di abbassare i costi. Ci vuole un'intesa a livello europeo: bisognerà trovare la quadra, perché questi costi non hanno nessun senso se pensiamo ai sacrifici che compiono i comuni appassionati". Questo è il pensiero di Diego Della Valle.
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Oggi Cicinho si opera al crociato. Si prospettano 6-7 mesi di stop.

(Il ginocchio ha fatto crack. Cicinho è costretto ad operarsi)
Legamento rotto, quindi operazione inevitabile. La risonanza magnetica ha confermato le preoccupazioni che si erano diffuse nell'ambiente di Trigoria. Il brasiliano Cicinho dovrà procedere, in giornata, all'intervento. Si prospettano tempi di recupero piuttosto lunghi.

Una stagione così non si è mai vista, in casa dei giallorossi. Infortuni a ripetizione e squadra costretta sempre a giocare in condizioni di emergenza. L'ultima tegola è capitata al brasiliano Cicinho. La ricaduta sul ginocchio leso (due anni fa si operò quando era tesserato per il Real Madrid) è stata fatale al terzino romanista. Lungo stop e operazione, questa la conferma che giunge dalla risonanza magnetica effettuata nella clinica di Villa Stuart. Tra poche ore, il calciatore sudamericano si sottoporrà, dunque, all'operazione (effettuata dal Prof. Mariani) per la ricostruzione del legamento rotto (il crociato anteriore destro). Sei mesi i tempi di recupero piu' probabili, anche se per una prognosi definitiva si dovra' attendere l'esito dell'operazione.
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Galliani tifa per le italiane e ironizza su Mourinho: "Simpatico? Così così".

(Adriano Galliani, dirigente rossonero)
Ancora non ha digerito la frase dell'allenatore portoghese dell'Inter. Quel "titoli 0" associato da Mourinho al Milan ha innervosito l'ambiente rossonero e Galliani non l'ha prese bene ma, nonostante questo, tiferà per le italiane, a poche ore dalle sfide europee. Soprattutto...per interesse del club.

Un Galliani a tutto campo, quello che stamattina ha parlato di Champions, delle frasi di Mourinho, degli striscioni polemici del Meazza e dell'operazione Beckham, in dirittura d'arrivo (oggi dovrebbe esserci la firma). Alla vigilia delle sfide europee, l'Amministratore Delegato del Milan, ammette che farà il tifo per le squadre italiane: "Altrimenti sarei autolesionista". Ma il motivo non è una semplice e disinteressata passsione nazionalista. Infatti è importante, per il MIlan stesso, che la Uefa non diminuisca i posti in Champions ai club italiani. "Non dobbiamo scendere in quarta posizione nel ranking Uefa altrimenti, in Champions, ci andrebbero solo due squadre e la terza giocherebbe i preliminari". Detto della Champions, il dirigente milanista sposta poi il discorso sulle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana da Mourinho (che Galliani non ha per niente digerito) in cui ribadiva il concetto che quest'anno il Milan non porterà a casa alcun trofeo. "E' simpatico? Mmmh, così così". Un Galliani scatenato che ne ha avute anche per quella parte di tifosi rossoneri i quali, durante la sfida di campionato con l'Atalanta, hanno esposto degli striscioni decisamente irriverenti e polemici ("C'era una volta il Milan dei sogni ora una squadra da circo Togni"): "Il circo e' una cosa seria. Chi non e' piu' giovanissimo come me, sa che il circo era ed e' una forma di spettacolo altissima". Infine, a chiusura dell'intervista, arriva anche una battuta su Beckham, dopo aver spiegato che la trattativa non è stata delle più semplici e che ci è voluto un grande sacrificio economico da parte dell'inglese: "Non ha ancora firmato ma i delegati arriveranno oggi a Milano per la firma".
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