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26 marzo 2009

Brighi si gode la nazionale ma pensa alla Roma: "Decisiva la sfida con la Fiorentina"

(Emozionato per la convocazione, Brighi pensa però alla sfida con la Fiorentina)
Brighi pensa alla sfida con la FiorentinaMatteo Brighi è in nazionale, convocato da Marcello Lippi, il quale lo ha dunque premiato per le sue ottime prestazioni che hanno contribuito alla rinascita giallorossa. Partito come riserva, e destinato ad una stagione di anonimato, si è guadagnato i galloni di titolare grazie al sacrificio e all'impegno negli allenamenti prima e, alle ottime gare disputate, poi, diventando un elemento insostituibile nello scacchiere di Luciano Spalletti. Un mastino dai piedi buoni e dagli inserimenti letali. E dal ritiro di Coverciano, il centrocampista, nato a Rimini 27 anni fa, rivolge più di un pensiero alla partita che sarà decisiva per la Roma, per poter raggiungere la quarta piazza Champions. A Firenze, contro i viola, si deciderà tutto.

"Contro la Fiorentina ci giochiamo tanto". Non ha torto Matteo Brighi. Sarà in riva all'Arno che si decideranno i destini della squadra giallorossa, impegnata nella difficile rincorsa a quello che, complici intoppi vari, è diventato l'obiettivo minimo sagionale, ovvero il quarto posto. Il match con la Fiorentina sarà il bivio stagionale più importante e delicato: rassicurante conferma dell'approdo in Champions, o piuttosto caduta rovinosa nel baratro dell'anonimato europeo? Non raggiungere la Champions renderebbe totale il fallimento e costituirebbe un ridimensionamento importante dell'immagine sportiva (e dei sogni di gloria) del club capitolino. Non disputare la Champions League comporterebbe, inoltre, una perdita economica importante per la società e, conseguentemente, anche a dei dolorosi ma inevitabili addii. Alla vigilia del doppio appuntamento della nazionale di Lippi contro Montenegro e Irlanda, l'emozione per la convocazione lascia presto spazio ai pensieri del campionato: "Sono molto emozionato al pensiero di poter tornare a servire la Nazionale maggiore", ha confessato il centrocampista della Roma, "anche alla luce delle soddisfazioni che mi sono riuscito a togliere in quest'annata meravigliosa con la maglia giallorossa. Ma in questo momento i pensieri di noi giocatori sono catalizzati anche sui traguardi da raggiungere per coronare il lavoro svolto da ormai nove mesi con i club. Per quanto mi riguarda, il quarto posto è imprescindibile. Già era l'obiettivo minimo a inizio stagione, ora ci rendiamo conto che non fare la Champions costituirebbe un'enorme perdita economica per il club e di immagine e prestigio per noi". E l'ago della bilancia, sfida delicata anche dal punto di vista psicologico, sarà proprio l'incontro in terra toscana: "Ci pensiamo tanto già tutti, fin da adesso. E' uno scontro diretto, dovremo assolutamente ridurre il significativo gap di punti che ci separa da loro prima di quella gara. Affrontare la Fiorentina a meno uno, insomma, sarebbe tutto un altro paio di maniche, soprattutto sotto il profilo mentale". Siamo d'accordo su tutto, ma non scordiamoci che, prima dell'incontro con la Fiorentina, ci sono altre partite delicate, e non meno importanti, tra le quali il derby.

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