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9 marzo 2009

Della Valle accusa la squadra."E' mancato il cuore".

(Diego della Valle, numero uno dei viola)
Non ha usato mezzi termini il presidente della Fiorentina, Diego Della Valle. La sconfitta rimediata in casa contro il Palermo (o-2, Miccoli e Simplicio) ha mandato su tutte le furie il numero uno dei viola che ha visto, nella prestazione dei toscani, la mancanza di tre "attributi" fondamentali: impegno, passione e tenacia.

Cos'è mancato alla Fiorentina domenica contro il Palermo? "Il cuore". Ecco la risposta alla brutta sconfitta casalinga di campionato, rimediata contro la squadra siciliana. Diego Della Valle si scaglia contro i calciatori viola e avverte: mai più prestazione di questo genere: "Noi siamo entrati nel calcio anche per vedere trasposti in campo alcuni valori: l'impegno, la passione, la tenacia. Sulla partita col Palermo, in questo senso, avrei qualcosa da ridire. Non voglio vedere altre partite così". E' davvero infuriato il massimo dirigente gigliato e non lo nasconde affatto: "Non è tollerabile giocare senza cuore. Come tifoso, voglio capire cosa vogliono fare questi giocatori da grandi: ma lo voglio capire in un paio di settimane". Ma non è solo il presidente a manifestare rabbia e delusione per la partita di campionato. I malumori arrivano anche dal pubblico che ha fischiato sonoramente la squadra durante il match e, a tal proposito, Della Valle sta dalla parte dei supporters: "I fischi ci stanno, eccome. Non sono giustificate le proteste violente o quelle legate a piccole operazioni di stampa locale, a cui si è anche riferito recentemente il nostro allenatore. Le proteste sane della tifoseria civile vanno prese in modo positivo". In chiusura, infine, Della Valle, esulando per un attimo dalla bruciante sconfitta di campionato, fa i "conti in tasca" ai club calcistici: "Molti sponsor ridimensioneranno i loro budget, le spese per la pubblicità. Prima o poi bisognerà parlare di abbassare i costi. Ci vuole un'intesa a livello europeo: bisognerà trovare la quadra, perché questi costi non hanno nessun senso se pensiamo ai sacrifici che compiono i comuni appassionati". Questo è il pensiero di Diego Della Valle.

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