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6 marzo 2009

"Ero morto, l'Argentina mi ha ridato la vita". Così Diego Armando Maradona.

(Diego Armando Maradona. Il profumo d'Argentina lo ha fatto rinascere)
Diego Armando Maradona E' rinato. L'Argentina, la sua terra natia, e la nazionale, la "Seleccion" che lui ha reso grande con le sue giocate da "mago del pallone", e che ora vuole rendere grande nella nuova veste di selezionatore, è stata la scintilla che gli ha ridato la gioia di vivere. Questo è quello che traspare da quegli occhi di uomo ferito, ad un passo dal baratro, ma che si è rialzato e che è tornato a lottare. Gli sbagli, molti, che ha compiuto in passato (soprattutto la droga) sembrano di colpo cancellati dalla felicità di allenare tanti campioni, a partire da Messi per passare a Tevez e ad Aguero, fuoriclasse dell'Atletico Madrid, che gli ha "regalato" un bellissimo nipotino, avuto da poco dalla relazione con la figlia di Dieguito, Gianina.

Da sportivi, è bello sentirlo parlare in questo modo: ''Ero, di fatto, morto, sono stato molto male. Ma ora sto attraversando un momento eccezionale". Ospite ad una trasmissione argentina, l'ex Pibe de Oro descrive tutta la sua felicità per aver ritrovato il dolce piacere di avere qualcosa per cui lottare e, durante la stessa, ha aperto il suo cuore: "Erano molti anni che non ero così felice, motivato, con un progetto. E ci sono i giocatori a farmi andare avanti. Per non parlare di mio nipote: è nato in Spagna ma è argentino: e spero che diventi mancino come me". "El Kun" Aguero, uno dei tanti giovani fuoriclasse del calcio attuale, e attaccante dell'Atletico Madrid, oltre a essere uno dei motivi di orgoglio del Maradona selezionatore, gli ha dato un altro grande dono, un nipotino, avuto con Gianina, la figlia del Pibe. Diego è rinato. E' risorto come la Fenice risorgeva dalle proprie ceneri, e ora sprizza energia e gioia da tutti i pori. E' così entusiasta delle emozioni che è tornato a vivere, soprattutto nella sua nuova veste di selezionatore della nazionale argentina, che ci tiene a sottolineare: "Ho dovuto reinventarmi una vita, tornare a lottare, alzarmi tutte le mattine -ha confessato il Pibe- adesso ogni tanto mi capita di alzarmi alle quattro del mattino e mi metto a fare la formazione delle squadre. Sono entusiasta di potere allenare la nazionale dell'Argentina". Uno sportivo, ma soprattutto un uomo, che è caduto e che si è rialzato. Un'impresa che merita la nostra ammirazione. Bentornato Diego.

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