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24 febbraio 2009

(video) Cristiano Ronaldo ricorda i rigori con il Chelsea e si prepara alla notte di San Siro: "E' il momento di uccidere, o saremo uccisi".

Dapprima il ricordo, della finale del 2008, poi il proclama del leader. Cristiano Ronaldo sprona la sua squadra ad una partita di attacco. Le sue dichiarazioni lasciano il segno in queste ore che precedono la sfida con l'Inter di Mourinho. L'attestato di stima del tecnico, Alex Ferguson, carica il Pallone d'Oro, che a sua volta lascia il guanto di sfida ai nerazzurri. 


(Chelsea-Manchester, finale di Champions League - 2008)

Un ricordo importante. Un'esperienza indimenticabile, che affiora nella mente del portoghese a poche ore da un crocevia fondamentale, ovvero gli ottavi di Champions contro la corazzata nerazzura. Una doppia sfida da brividi. Prima di affrontare il quotidiano, Cristiano Ronaldo ricorda l'emozionante notte dei rigori contro il Chelsea, nella finale di Champions del 2008 (lui fallì un penalty, dopo aver segnato nei novanta minuti regolamentari): "I rigori sono una lotteria, quando sbaglia pensi che chiunque ti voglia uccidere. E' una sensazione orribile. Cech, il portiere del Chelsea, fece una bella parata. E io sapevo che potevo fare meglio". Ecco come si sentì dopo aver sbagliato il rigore: "Pensavo che le nostre possibilità di vincere fossero andate, ma tutti mi dicevano 'No Cristiano, vinceremo lo stesso'. Dopo la vittoria ricordo di aver pianto, pensando a cosa avevamo raggiunto, alle cose che avevamo fatto per vincere, alla mia famiglia, e ai miei compagni di squadra". Queste le parole del Pallone d'Oro. Un leader, in campo e fuori.  Dopo aver lasciato il giusto e sentito spazio ai ricordi, il campione lusitano carica i compagni in vista della grande notte di San Siro: "E' il momento di uccidere, o saremo uccisi -ha dichiarato alla stampa inglese- chi perderà uscirà dalla Champions, e noi non vogliamo perdere. Sarà una partita difficilissima, ma penso che alla fine il Manchester sia più forte". La coscienza di chi è forte. Lui è pronto.

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