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8 maggio 2009

Milan-Juventus, Kakà carica l'ambiente e dichiara il suo amore per i tifosi

Kakà carica il MilanMancano poche ore al big match di San Siro, tra Milan e Juventus. Momenti diversi per le due squadre che si fronteggeranno nel positicipo serale del campionato di Serie A. La compagine di Ranieri ci arriva con le ossa non rotte ma sicuramente doloranti. Il ciclo del tecnico romano sembra avviarsi alla conclusione e le ultime prestazioni della squadra bianconera non aiutano certo a rinsaldare la panchina del buon Claudietto. I rossoneri, invece, sono in grande forma, trascinati da "Super" Pippo Inzaghi (quando sente odore di primavera si risveglia a suon di reti) e dal brasiliano Kakà e, finchè la matematica non li condanneranno, hannovoglia di credere nello scudetto.

Proprio il fuoriclasse brasiliano esce allo scoperto in queste ore e ribadisce, ancora una volta, il suo amore per i tifosi: "Con i tifosi ho un rapporto speciale" ed aggiunge: "Io penso che i giornalisti hanno una grande responsabilità - ha dichiarato ai microfoni di Milan Channel -. Scrivono su giornali importanti, letti da milioni di persone che in base a certi titoli provano autentiche sofferenze. Non è bello giocare con la sensibilità della gente, la verità va ricercata. Io per il popolo rossonero provo un grande amore e un senso di totale gratitudine. In quella famosa partita con la Fiorentina ho provato emozioni uniche. Non mi era mai capitato di non essere in grado di concentrarmi su una sfida di calcio, ciò che mi circondava era travolgente. Con i tifosi oggi ho un rapporto speciale, tra di noi c'è una sorta di scambio di valori, loro, i tifosi del Milan sono marchi indelebili della mia vita". Una vera e propria dichiarazione d'amore, quella del fantasista sudamericano che parla della sfida con la Juventus e del finale di stagione: "Penso che non ci volevano tutti quegli infortuni, i miei compresi. Se prorio dovessi cancellarne uno toglierei comunque quello di Nesta, Alessandro ci è mancato tantissimo, ma io ho grande speranza per lui, per un suo ritorno. Anche i miei sono stati difficili da digerire, ma io quotidianamente per come gioco sono a rischio e dunque poteva capitare. Ho preso atto dei numerosi dati, delle statistiche che riportano la media punti del Milan con me in campo e senza. Mi fa molto piacere sapere di essere fondamentale per questa squadra, è una responsabilità bellissima. In questo ultimo anno sono cambiato anche come giocatore, mi rendo conto di poter essere molto più decisivo vicino alla porta e questo l'ha capito anche Carlo Ancelotti. Questa mia evoluzione è indipendente da che mi gioca vicino, quindi io e Ronaldinho possiamo coesistere tranquillamente. Ora c'è la Juventus, voglio batterla". Ecco la grinta di Kakà. Come al solito, in grande stile.

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