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10 giugno 2009

Moratti annuncia partenze "special": "Qualcuno partirà". Ibra e Maicon sotto i riflettori

Qui non si scherza più. I calciatori vanno e vengono, le bandiere non esistono praticamente più (Kakà docet). E' sempre più un calcio legato all'argent, pochi calciatori rimangono per la fede calcistica e l'amore per la società. Lo sa anche il patron dei nerazzurri, Massimo Moratti, il quale, parlando ai microfoni di Inter Channel, mette in primo piano la questione riguardante il fuoriclasse svedese, Ibrahimovic: "Non sto spingendo per vendere i giocatori, poi vediamo che tipo di offerte arriveranno. Certamente, considerato il periodo, qualcuno partirà".

Rinnovato il contratto di Materazzi, ritenuto ancora importante da Mourinho, la società nerazzurra si concentra, per ora, sulle "grane" da risolvere. Maicon si sente "trascurato", a detta del suo agente, Antonio Caliendo, il quale però ribadisce che il suo assistito non ha mai pensato di andarsene dall'Inter ("Mai detto che Maicon vuole andare via dall'Inter. Ha un grande affetto per il presidente Moratti. Certo a volte i campioni, specialmente quelli che danno tutto come Maicon, si aspettano anche un po' di attenzione. Volevo sottolineare che Maicon non è geloso del contratto di Ibrahimovic, i due sono molti amici. Ci sono club interessati, chi non vorrebbe uno come lui, ma sarà l'Inter a dovermi contattare visto che il giocatore ha 4 anni di contratto. Ancora non ho parlato con il presidente, solo con Oriali: quando il presidente lo riterrà opportuno ci incontreremo».), Ibra invece ha voglia di Champions e ritiene che, restando in nerazzurro, questo trofeo non riuscirà a vincerlo, dunque via alla ricerca di una nuova casa disposta ad accoglierlo. Ma si parte dagli 80 milioni richiesti da Moratti, una base certamente non alla portata per tutti. Un altro sulla lista di partenza, e che farebbe la felicità di molte squadre, è "El Jardinero", Cruz. Moratti, infatti, già parla al passato: "È stato un giocatore fondamentale per noi. Nelle stagioni passate è stato decisivo in molte occasioni, anche se in questa un po' meno. E' un peccato perché il tempo passa, ma giocatori così non meritano di fare le riserve per cui è giusto che possano trovare spazio in altre squadre". Insomma, il grande problema rimane sempre Ibra. I malumori del fuoriclasse svedese non accennano a diminuire e dire che sia sul mercato forse è troppo, ma neanche troppo esagerato...

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